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Il Borgo

Borgo Antico Milazzo
 
Il patrimonio monumentale pervenuto, costituito da chiese, conventi e monasteri, e palazzi nobiliari, attesta la formazione dell'impianto del borgo primitivo tra il XV e il XVIII secolo.
L'aumento della popolazione, il crescente sviluppo urbanistico, la necessità di acquisire nuovi spazi, una relativa sicurezza dovuta allo scemare degli attacchi di barbari o di pirati grazie a nuovi sistemi difensivi, l'esercizio di attività legate alla pesca e alla marineria in generale, porta alla costituzione di nuclei abitativi e lavorativi posti al di fuori del perimetro della Città Murata. Sulla direttrice nord - sud e verso levante sorgono gli insediamenti fuori le mura che danno origine al primitivo Borgo antico di Milazzo. Le propaggini del costituendo borgo raggiungono i versanti marini di levante e di ponente dovute all'intensificazione delle attività legate alla pesca mentre più a sud si concentrano le attività portuali e commerciali che perpetuano le tradizioni millenarie della popolazione milazzese.
Al pari degli Arabi, nell'opera d'urbanizzazione inconsapevolmente sono distrutti o ricoperti o rinvenuti o parzialmente rimodulati interessanti insediamenti delle varie epoche. Elenco delle principali chiese presenti o documentate nel Borgo antico di Milazzo.
Elenco dei principali monumenti presenti nel Borgo antico di Milazzo:
• Insediamento preistorico ai Cappuccini.
• 1568, Palazzo dei Viceré e dei Governatori edificato per opera del barone Vincenzo Baele. Proprietà dei baroni Baele, baroni Lucifero, D'Amico - Marullo. Dimora di Don Giovanni d'Austria dal 1571, dei Viceré di Sicilia e i luogotenenti del Regno di Sicilia in visita a Milazzo. Ospita Marcantonio Colonna, Don Pedro Téllez-Girón y Velasco Guzmán y Tovar III duca di Osuna, il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, l'ammiraglio olandese Michiel Adriaenszoon de Ruyter e Lord William Henry Cavendish-Bentinck. Duplice soggiorno di Luigi Filippo d'Orleans, futuro re dei francesi, con la consorte Maria Amelia di Borbone, ospiti a Milazzo durante l'esilio a Palermo. Appartiene dal 1956 all'ente morale "Regina Margherita", è sottoposto a vincolo di tutela come edificio di rilevanza storico - artistica.
• Grotta di Polifemo, è ubicata alla base dell'acrocoro su cui sorge la Rocca e il Castello. I racconti epici narrano della spelonca come l'antica dimora in cui Polifemo imprigiona l'astuto Ulisse con i suoi uomini. La narrativa dell'Odissea racconta di Polifemo che governa gli armenti del dio Sole nella terra chiamata Chersoneso d'oro[10] (Aurea Chersonesus)[11][12] cantata dai greci per la bellezza, il clima e la fertilità, quando Ulisse, uomo dal multiforme ingegno, vi approda dopo un naufragio. Durante l'epidemia di peste del 1565 è adattata a lazzaretto, similmente nel 1575. L'antro naturale ospita nel XVII secolo le strutture per la fabbricazione di polvere da sparo e salnitro. Ampliata dal Genio Militare nel 1943 per consentire l'installazione delle artiglierie durante il secondo conflitto mondiale. Utilizzata come ritrovo musicale e attrattiva naturale negli anni 1960 - 1970, oggi è chiusa al pubblico e versa in stato di totale abbandono.